martedì 26 marzo 2013

Pasqua








  1. come fare carote di stoffa by  tudojuntoemisturadopaty
  2. come fare un cestino con la stoffa by sewmamasew
  3. come fare una ghirlanda di Pasqua by keepingitstepford
  4. come fare coniglietti pasquali by thehomesteadsurvival 
  5. come fare coniglietti di stoffa by sewmamasew
  6. come fare ghirlanda pasquale by u-createcrafts
  7. come fare coniglietto vintage by hazelnutgirl
  8. come fare orecchie da coniglio by dahlhartlane


lunedì 25 marzo 2013

Curanto

Quest’anno, con mio grande stupore tra l’altro, sto aspettando che le giornate allunghino e che l’aria si riscaldi….e quando arriverà la stagione calda mi sono prefissata un obiettivo: devo preparare il curanto….adoro mangiare e sono sempre alla ricerca di qualcosa di diverso, anche proveniente da altre culture; per chi non sapesse di cosa sto parlando: il curanto è un piatto tipico di Chiloè, l’isola più grande dell’arcipelago di Chiloè, nel sud del Chile, a base di carne, pesce e verdure che ha la particolarità di essere cotto sotto terra.



Sono venuta a conoscenza della sua esistenza grazie a due libri che ho letto nei quali veniva descritto come un piatto magico; l’isola stessa ha qualcosa di magico con le sue palafitte, i suoi colori, la sua musica e le numerose figure mitologiche, insomma altro posto da aggiungere agli innumerevoli  “dove vorrei andare”!
I Chiloti sono soliti cucinare questo piatto prima scavando una fossa con dentro brace e sassi che diventeranno ardenti, poi mettendoci sopra frutti di mare, carne di maiale, salsicce, carne di pollo e patate, il tutto ricoperto da foglie, teli di yuta e terra; la cottura richiederà circa tre ore trascorse le quali si potrà iniziare a mangiare, rigorosamente con le mani, uno strato per volta, i vari cibi con cui è composto.
Quello che mi affascina di più di questo piatto è lo spirito di collettività che vi è dietro: su quest’isola infatti vige un forte senso di solidarietà tra gli abitanti, tanto che quando qualcuno ha bisogno di un aiuto fisico, si tratti per esempio di tingere la casa, la comunità corre in suo soccorso, organizzando una Minga, una sorta di lavoro collettivo che generalmente finisce con una festa, spesso accompagnata dal curanto appunto…..tutto il mondo è paese: ogni occasione è buona per una bella ribotta!!  In certi casi questo rito si protrae fino a notte fonda, complice il vino che lo accompagna!




Dice il libro: “….su alcuni banconi di legno vengono ammucchiati gli ingredienti, un agnello intero tagliato a pezzetti e marinato, salsicce e costolette di maiale, file di polli fatti macerare con erbe e limoni, pesci di ogni genere, aragoste solo stordite, frutti  di mare, patate e mais. Quando le pietre sono sufficientemente calde, più o meno a metà pomeriggio, vengono gettate in fondo alla fossa; si collocano poi dei grandi recipienti di coccio, in cui si raccoglieranno il brodo e i sughi della cottura, entro cui vengono ammassati gli ingredienti del portentoso curanto. Il tutto viene coperto da panni puliti e bagnati, sormontati da vari strati di foglie di banano che emergono dall’orifizio come una sorta di coperta. Sulle foglie viene rovesciata la terra scavata e da quel momento la gente si siede ad aspettare che il calore paziente compia a poco a poco il miracolo. Non si tratta di un’attesa noiosa perchè gira da bere, pisco con succo d’ananas e coca cola con rum, si suonano strumenti a corda e a percussione, si canta, si raccontano storie e si civetta senza limiti d’età….non so come facciano ma il punto esatto di cottura del curanto viene calcolato in modo che coincida con il tramonto….a quell’ora i giovani tolgono la terra con le pale e le ragazze sollevano con cura le foglie di banano. Appaiono i panni, bianchi, senza un granello di terra, e quando li si alza una potente folata dall’aroma meraviglioso si spande per la spiaggia. Intorno alla fossa si produce un istante di silenzio; ma quando sale il vapore e appaiono le conchiglie dei molluschi aperte e i rossi crostacei, allora un enorme clamore festeggia il curanto…..e così, da quella fossa emergono gradualmente i tesori: i frutti di mare, la carne, le verdure e in ultimo, per finire, il brodo raccolto nelle marmitte di coccio che viene servito bollente nei bicchierini di carta…un sorso equivale a mezza bottiglia di vodka liscia. Chi ha assaggiato questo brodo, un’essenza concentrata di tutti i sapori della terra e del mare, non potrà più rassegnarsi ad altri afrodisiaci..nessuno può descriverne il sapore, si può solo parlare del suo effetto: un’esplosione di dinamite nel sangue….un baccanale è una situazione delicata, non tutti sono portati per le sfrenatezze, scarta i formali, gli stupidi quelli molto religiosi, gli ipocondriaci e i malinconici….musica allegra e vino sono obbligatori……”  Afrodita




Afrodisiaco o meno (tanto non ci credo) mi ha fatto venire fame…….

Collane collane collane

Adoro le collane!!! Ne ho tantissime e di tutti i materiali, infatti sono talmente tante che alcune ho dovuto metterle via, mentre altre se ne stanno in bella vista sopra il manichino (forse inconsciamente comprato proprio apposta per loro )….Ma siccome sono un pò “stucca” quando giro per i negozi non vedo mai niente di interessante, sono sempre le solite cose: o le classiche collanine d’argento o roba già vista e rivista….così un bel giorno mi sono detta : “perchè non provo a farmene una da sola?!? così forse mi accontento.”
E sono venute fuori queste…la bellezza è soggettiva, forse non a tutti piaceranno ma a me non sembrano venute poi così male; sicuramente rispecchiano il mio gusto e forse anche quello di qualcun’altro,chissà…. Ovviamente non sono collane di valore, poichè sono state fatte anche con materiali di recupero (come mi piace riciclare!!!) perlopiù con vecchie magliette di cotone che ormai non mi mettevo più. La mia è proprio una fissa, e non si tratta solo di collane, non riesco a stare per più di 3 giorni senza fare niente, è il cervelllo che va da sè, e quando la sera Anita dorme ogni tanto tiro fuori LE SCATOLE e sommergo il divano…a quel punto finisce che “il povero” Andre si trova sempre coinvolto nelle mie smanie, all’inizio con noncuranza ma alla fine partecipa anche lui, spesso con spirito critico… alla fine ci mette sempre bocca!!
Tornando alle collane questa sotto è la prima in assoluto…


……mentre queste altre sono le prime che ho fatto la scorsa estate; le foto sono pessime ma proprio non riuscivo a farle venire meglio, causa la luce bianca accecante di oggi e la mia scarsità nei programmi di
 fotoritocco.





 Anche questa sotto è una delle prime, è stata fatta con dei collant neri (miei ovvio) intrecciati tra loro, e se devo dire la verità l’ho messa solo una volta perchè è parecchio impegnativa, ma sul momento avevo voglia di farla, ispirata da un’altra collana stupenda che avevo comprato l’anno scorso. Ne ho altre in elaborazione, vedremo cosa ne verrà fuori….

Alice In Wonderland



Scatola del fimo=compleanno….il libro del momento era Alice nel paese delle meraviglie, quindi il dolce venne fuori di conseguenza…Alla fine purtroppo ho rovinato tutto con gli occhi e la bocca fatti a pennarellino ma vabbè…



My little pony di fimo




Come ogni anno mi diverto a fare il dolce di compleanno di Anita e quest’anno quando le ho chiesto come lo voleva mi ha risposto: “con i my little pony!”  Ok… (io avevo proposto la Pimpa, ma niente da fare)
















domenica 24 marzo 2013

Trasformazione di una sedia a dondolo





 Così era fino a ieri la mia vecchia sedia a dondolo; dopo anni che se ne stava nascosta nell’angolo della camera finalmente mi sono decisa a ridarle una nuova vita perchè mi sono sempre piaciute le sue forme curvilinee ma il colore proprio no. Così armata di carta vetrata, smalto, pennello ed un pò di pazienza ho iniziato la trasformazione. Prima di tutto ho passato la carta vetrata a grana fine su tutta la superficie, poi ho rimosso la polvere formatasi ed ho cominciato a passare la prima mano di smalto all’acqua; dopo circa 1 ora la sedia risulta asciutta al tatto ma prima di passare la seconda mano ho dovuto aspettare che asciugasse completamente, all’incirca 6 ore, non passavano mai, intanto smaniavo perchè quando inizio una cosa al massimo posso aspettare un giorno prima di finirla…



Dopodichè ho steso la seconda mano, anche sulla seduta e sullo schienale, avevo già deciso di non rivestirla nè imbottirla per non portare la cosa troppo per le lunghe, conoscendomi sarebbe stata lì ancora qualche anno…. Questo è il risultato, a me piace proprio, ora non resta che riposizionarla al suo posto!

venerdì 22 marzo 2013

Spanish caravan



Carry me Caravan take me away
Take me to Portugal, take me to Spain
Andalusia with fields full of grain
I have to see you again and again
Take me, Spanish Caravan
Yes, I know you can.





Questo è esattamente il mezzo di trasporto con il quale ultimamente sogno di poter viaggiare… Non posso certo dire di essere un’amante della cultura rom, anzi, ma l’idea di portarmi dietro una casa in miniatura come queste mi piace assai!












casetta sull'albero

Chi non ha mai sognato da bambino di avere nel proprio giardino una, seppur piccola, casetta sull’albero? Io ci ho fantasticato sopra un sacco di volte e confesso che tuttora se avessi lo spazio,e ovviamente l’albero, la costruirei per Anita. Purtroppo per il momento  rimane un sogno nel cassetto ma ho trovato questi posti in giro per l’Italia in cui è possibile vivere l’esperienza di dormire in una casa sull’albero…..magari un giorno potrò fotografarli di persona, per ora mi limito a guardarli sullo schermo….i relativi link si trovano sotto le foto.
Il primo è un B&B in provincia di Viterbo, La Piantata, che di case sull’albero ne ha addirittura due. Il tutto contornato da violacei campi di lavanda, già questo un altro punto a favore, deve essere uno spettacolo….inoltre l’azienda produce e vende prodotti biologici, miele alla lavanda compreso.


La Piantata

In Alto Adige invece, all’interno del Caravan Park, si trova la seconda…le immagini parlano da sè.
 Da provare in tutte le stagioni, il paesaggio deve essere magnifico sia con la neve che senza. Molto più lussuosa della precedente, questa casetta è dotata di comfort di ogni genere: una piccola cucina per le bevande calde, tv a schermo piatto, doccia sensoriale, vasca idromassaggio ed addirittura una sauna….WOW è la parola giusta per descriverla….

Caravan Park

Meno di lusso ma molto fiabesco è il Tree ViIlage, appunto un villaggio sugli alberi, che vanta numerose casette di legno immerse nei boschi. Risulta ovvia la rinuncia a qualche comodità ma a volte un sacco a pelo è più che sufficiente e personalmente la mia parte infantile si sentirebbe appagata, immaginandosi di essere in un qualche sperduto villaggio di gnomi, chissà la pargola come sarebbe contenta!

 Tree village

Per concludere rimanendo in tema di fiabe, c’è qualcuno che è riuscito ad esaudire quel sogno, ed ha deciso di “vivere nelle favole”: si tratta degli Arboricoli, un piccolo gruppo di persone migrato negli sperduti boschi piemontesi per fuggire alle caotiche ed affollate città. La storia è molto interessante, alcuni potrebbero considerarli degli emarginati, ma in realtà trascorrono la loro vita come la maggior parte di noi, con l’unica differenza che loro vivono a stretto contatto con la natura….però non si fanno mancare la connessione internet!!! Un pò li invidio, per fare una scelta così ci vuole coraggio!!
DSC_0089-150x150Gli Arboricoli

Dormire in posti strani

Perchè scegliere un albergo di lusso quando si può vivere un’esperienza insolita?
Non sopporto gli alberghi a 5 stelle, seppur belli e dotati di ogni comfort, mi sembrano troppo freddi, formali, tutti uguali…se avessi la possibilità credo proprio che sceglierei di dormire in un posto un pò più strano e caratteristico. Ecco cosa ho trovato oggi:
Questo “albergo” è situato nella parte più antica dei Sassi di Matera, interamente scavato nella roccia, testimone di una civiltà pastorale ormai finita.  Non sono altro che grotte arredate con mobili essenziali ma hanno alle loro spalle milioni di storie da raccontare;  Considerate patrimonio dell’ UNESCO ed abitate fino agli inizi degli anni ’50, quando a causa di pessime condizioni igienico-sanitarie vennero fatte sfollare, sono sicuramente un posto da visitare. Una notte ce la passerei volentieri….




  Grotte della Civita


Altra esperienza da provare è quella di soggiornare in un vecchio mulino: si tratta della Locanda Rosa Rosae a Treviso.
L’albergo è stato ricavato da un vecchio mulino del 1500 e conserva perfettamente  i suoi antichi tratti; credo sia un posto estremamente rilassante….





Locanda Rosa Rosae



 E perchè invece non decidere di trascorrere una vacanza su un isolotto in mezzo al niente? Personalmente non so se riuscirei a dormire sonni tranquilli ma sicuramente lì non ti disturba nessuno! Sono i fari della Croazia: ce ne sono diversi nei quali è possibile pernottare ma i costi sono elevati, credo che allo stesso prezzo potrei fare una bella vacanza all-inclusive dove c’è qualcosa in più da vedere!









  Lighthouses Croatia